I tengu (天狗) sono delle creature fantastiche della mitologia giapponese, a volte considerati come divinità, ovvero kami e a volte demoni, ovvero oni. I tengu assumono varie forme, ma generalmente sono rappresentati come uomini-uccello, dotati di un lungo naso prominente o addirittura di becco, con ali sulla testa e capelli spesso rossi. Alcuni sono più simili agli uccelli ed altri hanno caratteristiche più umane essendo alti con pelle e faccia rossa, ma hanno un naso incredibilmente lungo. Portano un bastone o un martellino. Anche questi ultimi talvolta hanno ali o un mantello di piume. Secondo alcune leggende hanno dei ventagli hauchiwa, fatti con piume o foglie di Aralia japonica, e li usano per controllare la lunghezza del naso o scatenare fortissime raffiche di vento. Hanno magici poteri e vivono sulle montagne del Giappone, amando le foreste fitte di pini. Le leggende li descrivono a volte benevoli e a volte malvagi. Talvolta si divertono a giocare scherzi pesanti agli umani; amano travestirsi da viandanti, assumendo forme amichevoli e, dopo aver guadagnato la fiducia della vittima essi ci giocano, ad esempio facendola volare o immergendola in un’illusione così realistica da sembrare realtà. A volte i tengu rapiscono la loro vittima facendola svegliare molto lontano senza alcuna memoria del tempo trascorso. Sono orgogliosi, vendicativi, facili all’ira, particolarmente intolleranti verso gli arroganti, i blasfemi, coloro che abusano del loro potere e della loro conoscenza per tornaconto personale e coloro che arrecano danno alle foreste in cui essi abitano. Queste particolarità li spingono a provocare e sfidare monaci e sacerdoti e, un tempo, anche i samurai.
Vi sono molte altre cosa da narrare sui tengu, come quella volta che insegnarono il loro sapere all’eroe Minamoto no Yoshitsune, ma questa è un’altra storia. Per ora, se vi doveste trovare in una foresta fitta, state attenti a ciò che vi passa per la mente, potrebbe essere un tengu che vuole farvi cadere in una delle sue magiche illusioni…