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Molti secoli fa in un villaggio giapponese si trovava un grosso salice, amato delle persone del luogo. In particolare da Heitaro. La sua casa era nei pressi del salice, lo vedeva mattina e sera, a volte accendeva un bastoncino di incenso e pregava sotto i suoi rami. E quando seppe che c’era bisogno di legname per costruire un ponte e il salice andava abbattuto, Heitaro offrì in cambio altri suoi alberi e lo salvò dalle lame.
Una notte, seduto sotto alle fronde del salice, si accorse della presenza di una donna bellissima. I due si scambiarono un po’ di parole e dopo un po’ lei svanì all’improvviso, così come era comparsa. Nelle notti seguenti Heitaro tornò sotto al salice e incontrò di nuovo la giovane donna. I due iniziarono così a frequentarsi ogni sera, lei gli rivelò di chiamarsi Higo e alla fine decisero di sposarsi. Vissero felici ed ebbero un figlio, ma un giorno si sparse la notizia che a Kyoto dovevano costruire un tempio dedicato a Kannon e c’era bisogno di legname.Il salice fu scelto tra gli alberi da abbattere e questa volta Heitaro non riuscì a impedirlo. Tutto sommato se ne fece una ragione, aveva una moglie e una famiglia e questo bastava a renderlo felice. Ma quella notte fu svegliato dal pianto di Higo. Lei sapeva che stavano per abbattere l’albero e che lo avrebbero fatto a pezzi. Per la prima volta rivelò al marito di essere l’anima del salice e che gli abitanti del villaggio la stavano uccidendo. Heitaro abbracciò la moglie e da fuori giunse uno schianto. Il salice era caduto a terra e Higo non era più tra le braccia del marito, svanita nel nulla.
Per approfondimenti leggete il libro Miti e leggende del Giappone. Fiori, giardini e alberi, di Frederick Hadland Davis, contiene la leggenda della moglie salice.
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