Onsen (温泉)
In giapponese significa stazione termale, in pratica si tratta di un complesso di vasche esterne e interne (al coperto), che si differenzia dai sentō, cioè dai bagni pubblici, perché qui l’acqua fuoriesce bollente, attorno ai 40°, ricca di minerali dal sottosuolo vulcanico, e non viene riscaldata artificialmente. Solitamente queste zone termali si trovano immerse nella natura, nella pace e nel silenzio.
Punto fondamentale degli onsen è l’immersione nelle vasche completamente nudi.
La prima volta , si potrebbe essere intimoriti dal fatto che non si sa bene cosa aspettarsi, infatti, si tratta di un’esperienza totalmente diversa da quella di un normale centro benessere o Spa a cui siamo abituati.
Fare il bagno alle terme per i giapponesi è un vero e proprio rito.
Quindi ci sono alcune semplici regole da seguire riguardo a come comportarsi in un onsen e come funziona l’accesso alle vasche.
Nella maggior parte degli onsen esistono due zone ben separate una per gli uomini e una per le donne; in ognuna delle quali si trovano persone di tutte le età, che godono dei benefici dell’acqua.
Il costo di accesso agli onsen è sempre piuttosto economico , lì si potrà acquistare un asciugamani piccolo o grande ; su quello del onsen solitamente c’è scritto il nome o disegnato il logo della stazione termale.
L’asciugamano grande servirà per asciugarsi una volta usciti dall’acqua. L’asciugamano piccolo, invece, può essere portato nella zona delle vasche, a patto che non tocchi mai l’acqua.
I giapponesi sono soliti piegarlo e posarselo sulla testa, oppure legato attorno ai capelli, anche i capelli, se sono lunghi, vanno legati e non devono in nessun caso toccare l’acqua.
Come accade per entrare in casa, o in un tempio, o a volte anche in un ristorante, all’ingresso della stazione termale ti verrà richiesto di togliere le scarpe, che potrai lasciare in un armadietto con la chiave. Dall’ingresso fino allo spogliatoio potrai usare le ciabatte messe a disposizione degli ospiti, ma una volta riposti i vestiti negli appositi armadietti, dovrai lasciare lì anche le ciabatte.
Infatti nella zona docce e per accedere alle vasche si cammina a piedi nudi.
Come prima cosa bisogna passare alle docce per lavarsi e sciacquarsi accuratamente prima di poter entrare nelle vasche termali.
Problema molto femminile è la depilazione, qual’è la più consona negli onsen? Sembrerebbe che le giapponesi siano totalmente lisce per tutto il corpo, tranne che nella zona pubica, dove tendono a far proliferare un folto cespuglio di lunghi peli lisci. Quindi probabilmente in questo caso il senso del pudore vince sulla necessità di pulizia e di non contaminazione dell’acqua.
Problema tatuaggi.
L’irezumi (letteralmente “inserire inchiostro nero”) è un’arte millenaria, risalente addirittura al periodo Jōmon (circa 10.000 a.C.). A quei tempi aveva uno scopo spirituale e decorativo, ma successivamente , nel periodo Kofun (300-600 d.C.) si incominciò ad utilizzare i tatuaggi per marchiare i criminali a vita, rendendoli riconoscibili.
Ad oggi l’irezumi è associato al mondo criminale in quanto i membri della Yakuza, la mafia giapponese, per vanto e per riconoscimento sono soliti farsi tatuare ampie zone del corpo.
A causa di questa visione negativa che i giapponesi hanno dei tatuaggi, nei luoghi pubblici in cui è necessario mostrare il proprio corpo scoperto o nudo, come piscine, palestre e soprattutto onsen, c’è il divieto di ingresso per le persone tatuate.
Se si hanno tatuaggi piccoli, possono essere coperti con cerotti impermeabili color carne e nella maggior parte dei casi nessuno avrà niente da rimproverarti, perché apprezzeranno la tua buona volontà di non mostrare i tuoi tatuaggi nell’onsen. Una valida alternativa ai cerotti potrebbero essere le fasce elastiche color carne, che solitamente si presentano a forma di manica e quindi sono perfette per coprire tatuaggi posizionati su braccia e gambe.Tuttavia, se hai un tatuaggio grande oppure molti tatuaggi, l’unica possibilità che hai per goderti l’esperienza dell’onsen è prenotare una stanza privata.
Yuki