Per la serie ‘Arte e Cultura in Oriente ed Estremo Oriente’, oggi parliamo di moda e abbigliamento e quindi andiamo in Cina viaggiando nel tempo per alcuni millenni.
L’Hanfu (漢 服) è un abito tradizionale cinese, utilizzato maggiormente nel periodo precedente alla dinastia Qing, ovvero ultima dinastia cinese prima della caduta dell’Impero a causa della Rivoluzione Xinhai che iniziò con la rivolta di Wuchang, il 10 ottobre 1911, e si concluse con l’abdicazione dell’imperatore Pu Yi il 12 febbraio 1912, permettendo l’ascesa di Sun Yat-sen alla presidenza della neo-proclamata Repubblica di Cina.
L’Hanfu nacque all’epoca degli imperatori Yang Di e Huang Di, uomini leggendari vissuti nel XXV secolo a.C. e considerati gli avi dell’etnia Han. Fu utilizzato per oltre 4.000 anni e il suo largo utilizzo cessò solo alla fine della dinastia Ming (1368-1644). Per millenni la sua forma è rimasta praticamente inalterata. Fu non solo l’abito della Dinastia Han (206 a.C.-220 d.C.) ma anche di quelle Ming e Yanhuang. La Dinastia Han fu caratterizzata da un periodo davvero straordinario tanto da essere considerato come l’Epoca Classica della cultura cinese visto che in questo momento storico fiorirono arti, economia e cultura e si ridussero notevolmente le differenze sociali.
Tornando all’Hanfu, utilizzato anche oggi in particolari occasioni benchè non abbia la considerevole diffusione dell’Età Classica, è sicuramente un simbolo culturale di rilevante importanza per la storia stessa della Cina e non solo dell’etnia Han. Va detto che questo abito fu osteggiato, proprio per ciò che rappresentava, dai Manciù nel XVII secolo che ne vietarono l’uso,
Ma l’Hanfu, nonostante la guerra mossagli, resiste tuttora visto che nel corso delle feste tradizionali cinesi ed in particolari giorni si possono vedere appartenenti all’etnia Han vestiti con l’Hanfu, utilizzato anche, in ambito religioso, dai sacerdoti durante le cerimonie.
Torneremo a parlare dell’età aurea della Dinastia Han in modo più approfondito.
Antonio Vaianella