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Haiku: nozioni base (seconda parte)

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Secondo appuntamento con le nozioni base dell’haiku, sempre più in dettaglio.

Regole

Nonostante sia estremamente breve e conciso il pensiero espresso nell’haiku, il cui argomento varia dall’emozione legata a qualcosa oppure la precaria esistenza umana, nel corso del tempo, trattandosi pur sempre di un componimento poetico, per la sua stesura, sono comparse delle regole.

Alcune le ho già indicate sopra, altre, più tecniche, ve le espongo qui:

È tenuto così tanto in considerazione che esistono addirittura una sorta di glossari dei termini utilizzabili a seconda del periodo, chiamasi saijiki (サイジキ) e per quanto riguarda l’abitudine di usarlo ritroviamo il kigo persino nelle canzoni j-pop.

In Giappone esistono delle parole specifiche per questo compito [ya (や), kana (かな) e keri (けり) sono i principali usati attualmente, anticamente erano di più] che purtroppo non trovano il corrispettivo in altre lingue, per cui convenzionalmente viene indicato con un trattino o i segni di punteggiatura.

Questo elemento, anch’esso imprescindibile, ha la funzione inoltre di segnalare al lettore un ribaltamento semantico o concettuale, un capovolgimento di significato e una pausa implicita per creare una giustapposizione destinata a spingere il lettore a riflettere sulla relazione tra le due parti.

Tematiche, ovvero stati d’animo

Nello haiku, come ho detto precedentemente, l’argomento è vario, è il poeta che sceglie cosa descrivere, tuttavia fissa uno stato d’animo attraverso le immagini.

Tra i molti sentimenti presenti in un componimento i principali possono essere:

Tecniche

Principalmente ci sono 2 stili di redazione di un haiku: il primo chiamato “ichibutsu jitate” (いちぶつじたて letteralmente “un solo elemento”) presenta un unico concetto o immagine nel primo verso e poi il suo sviluppo nel secondo e conclusione nel terzo; più complesso il secondo metodo, chiamato “toriawase” (とりあわせ) dove ci sono due immagini in contrasto o complementari che si dispongono in 4 modi.

 

Forma 1

1° verso-immagine 1

2° verso-sviluppo

3° verso-immagine 2 complementare all’immagine 1 (nibutsu shōgeki にぶつしょうげき)

 

Forma 2

1° verso-immagine 1

2° verso-sviluppo

3° verso-immagine 2 opposta all’immagine 1 (torihayasi トリハヤシ)

 

Forma 3

1° verso-immagine 1

2° verso-immagine 2 complementare (nibutsu shōgeki にぶつしょうげき)

3° verso-sviluppo e conclusione della 2° immagine

 

Forma 4

1° verso-immagine 1

2° verso-immagine 2 opposta (torihayasi トリハヤシ)

3° verso-sviluppo e conclusione della 2° immagine

 

Così concludo il primo articolo sul tema, per ulteriori approfondimenti demando ai prossimi articoli.

Sisto Samantha

Info credits:

https://en.wikipedia.org/wiki/Haiku; https://it.wikipedia.org/wiki/Haiku; https://www.scambieuropei.info/haiku-poesia-giapponese/; https://www.sololibri.net/Haiku-cosa-sono-regole-piu-belli.html; https://www.lucacenisi.net/la-luna-e-il-cancello/ 

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