Introduzione
Secondo fonti, è l’abbreviazione di japanese pop (pop giapponese ジェイポップ jeipoppu), nel paese natio era però noto inizialmente come pops (ポップス poppusu) e definisce un “genere musicale” entrato nel mainstream del Giappone negli anni ’90.
Anche se, usare il termine “genere”, in ambito musicale e artistico, è piuttosto “limitante”, “inappropriato” dato che la contaminazione artistica è di fatto un processo creativo costante.
Difatti il J-pop moderno ha radici nella musica tradizionale giapponese, nella musica pop e rock anni ’60, come Beatles e Beach Boys, che hanno fornito spunto a gruppi rock giapponesi come gli Happy End (Japanese: はっぴいえんど, Hepburn: Happī Endo) a fondere rock e musica giapponese, nei primi anni ’70 (un brano esemplificativo, Hana ichi monme: https://youtu.be/G3_MU78LP9M?si=W-osSUT2fH4DpQur); inoltre è stato ulteriormente definito da gruppi new wave alla fine degli anni ’70, in particolare dalla band synth-pop elettronica Yellow Magic Orchestra (un es. Firecracker https://youtu.be/OkkFST5qrLg?si=9BFqtXBtmY6K7zcC) e dal gruppo rock Southern All Stars (サザンオールスターズ, Sazan Ōrusutaazu, un es. Hey! Ryudo! https://youtu.be/9XEuhwLeTm4?si=YcHiudDV0lCGbpgk).
Per esattezza, il termine è stato coniato dai media giapponesi per distinguere la musica giapponese da quella straniera, ora si riferisce indistintamente alla maggior parte della musica popolare giapponese, tuttavia, come sì è già potuto intuire, è un termine “generico”, “ombrello” che racchiude al suo interno diversi “stili” tra cui la new music/city pop degli anni ’80 e lo Shibuya-kei degli anni ’90, per citarne alcuni.
Forma e definizione, per gradi
Si racconta che l’origine del jpop sia la musica rock in lingua giapponese, ispirata ai Beatles che, a differenza del precedente kayokyoku, si distingue per l’utilizzo di una pronuncia speciale, più simile a quella dell’inglese; un es. di questa invenzione lo troviamo nel cantante Keisuke Kuwata (桑田 佳祐, prima frontman dei Southern All Stars, poi solista, qui con Ima demo Kimi o Aishiteru https://youtu.be/y5INhYGoxTo?si=EpPdPYsB16btnHZZ), che pronunciò la parola giapponese karada (corpo) come kyerada; inoltre il j-pop introduce, prendendolo a prestito dalla musica occidentale, il secondo maggiore (corrispondente al sol e la) che tradizionalmente non era usato nella musica giapponese, salvo in quella d’arte; in particolare questo lo prese il “genere” Group Sounds, da due brani: I want to hold your hand dei Beatles e (I can’t get no) Satisfaction dei Rolling Stones; nonostante queste modifiche e il cambiamento dalla musica basata su scala pentatonica e tetracordata distorta alla musica più occidentale del tempo, la musica che attingeva dallo stile di canto tradizionale, rimase popolare fino a raggiungere i giorni nostri (un es. di ciò è Ringo Shiina 椎名 林檎 Crime and Punishment https://youtu.be/1pybfH_sUDM?si=B_nXhvQjpanh9jNl).
Più approfonditamente, all’inizio il termine veniva usato solo per i musicisti in stile occidentale in Giappone (es. Pizzicato Five ピチカート・ファイヴ Pichikaato Faibu, The Audrey Hepburn Complex https://youtu.be/B1k6J6U-RTo?si=fyQ2o3_-XToykIZu), subito dopo la creazione della stazione radio giapponese J-Wave (https://www.j-wave.co.jp/); d’altra parte, Mitsuhiro Hidaka (日高 光啓 degli AAA Teamトリプル・エー Toripuru Ē, Triple A dell’agenzia Avex Trax) ha dichiarato che originariamente il j-pop derivi dall’eurobeat; tuttavia, come già detto precedentemente, essendo un termine molto “generico”, con il passare del tempo, ha assorbito e copre tanti altri “generi”, come la maggior parte della musica rock giapponese degli anni ’90; proprio all’inizio degli anni ’90 infatti, la sussidiaria giapponese della Tower Records definì J-pop tutta la musica giapponese appartenente alla Recording Industry Association of Japan (RIAJ 日本レコード協会, Nihon Rekōdo Kyōkai https://www.riaj.or.jp/e/), tranne la musica indipendente giapponese (che chiamarono J-indie); specifiche in merito vennero anche dagli artisti: es. Tarō Katō (カトウタロウ/加藤 太朗), membro della band pop-punk Beat Crusaders (ビート・クルセイダース, Bīto Kuruseidāsu) ha sottolineato che la musica pop codificata, come la pop art, era più accattivante di “J-pop”, definendo quindi J-pop, la musica pop memorabile per la sua frequenza di trasmissione; in contrasto con quanto da lui detto, molti gruppi rock giapponesi degli anni ’90, come i Glay, assimilarono il kayokyoku nella loro musica; dopo la fine degli anni ’80, il breakbeat e i campionatori avevano cambiato la scena musicale giapponese, facendo emergere esperti batteristi perché la musica tradizionale giapponese non aveva un ritmo basato né sul rock né sul blues; infine Hide dei GReeeeN descrisse apertamente la loro musica come J-pop.
Storia
Essendo piuttosto lunga, mi limito a ciò che è temporalmente più vicino ai giorni nostri.
Anni ’90, coniazione del termine
90-97, quando il mercato era in crescita
Come abbiamo visto, nel 1990, il termine J-pop si riferiva a tutte le canzoni popolari giapponesi, tranne l’enka.
Durante questo periodo, l’industria musicale giapponese ha sposato l’efficacia del marketing e creato la musica commerciale di cui notevole esempio dell’epoca è rappresentata dalla musica tie-in dell’agenzia Being e il Follow-on, ovvero la musica da discoteca di Tetsuya Komuro (小室 哲哉, un es.https://youtu.be/xUTpkrS2gdQ?si=MAaUNAP-UEl7ybfz).
Più precisamente, il periodo 90-93 è stato dominato da artisti ingaggiati dall’agenzia Being, tra cui B’z (ビーズ Bīzu), B.B. Queens (B.B.クイーンズ, Bī Bī Kuīnzu), WANDS (ワンズ), Field of View (フィールド・オブ・ビュー Fīrudo obu Byū), per citarne alcuni; collettivamente erano chiamati il Sistema di Being e molti di questi scalarono le classifiche e stabilirono record, in particolare i B’z istituirono un nuovo record per singoli in posizione numero 1 consecutivi, superando il record di Seiko Matsuda (松田 聖子 la più popolare idol degli anni ’80); grazie a questi successi i B’z vennero considerati i più grandi artisti giapponesi di tutti i tempi, da Oricon Charts e RIAJ Certifications; mentre i WANDS, pionieri del boom J-pop degli anni ’90, cominciarono ad avere problemi perché il membro Show Wesugi (上杉 昇, vocalist), voleva suonare rock/grunge alternativo.
B’z Break Through https://youtu.be/mDjOhMlU8Bs?si=mw_tM33txfNn3t1d
Molti artisti superarono il traguardo delle milioni di copie negli anni ’90: il singolo di Kazumasa Oda (小田 和正) Oh yeah! Love story wa totsuzen ni (ラブ・ストーリーは突然に) del 1991 (https://youtu.be/sZxzPcT1Meg?si=bUZHgsGMlSt1zF-a); il singolo di Chage & Aska (チャゲ&飛鳥) Say yes (https://youtu.be/Q9qAyt0G-jM?si=uEqm_AWFup-maIS9) e quello del ’93 Yah Yah Yah (https://youtu.be/yfZIaTZJo0o?si=hibBjRUC3WVY9Iwr); il singolo del Kome Kome Club (米米CLUB, Kome Kome Kurabu) del ’92 Kimi ga iru Dake de (君がいるだけで https://youtu.be/0vK0St0ixCo?si=x7TDSd269dq6o1Db); il singolo di Mr. Children (ミスターチルドレン Misutā Chirudoren, comunemente chiamati “Misuchiru” (ミスチル) del ’94 Tomorrow never knows (https://youtu.be/Nxwt_s1lM04?si=CZtS1D-OBZ3eSVu8) e quello del ’96 Namonaki uta (https://youtu.be/QTyDi3MY0Kk?si=NbN3ADtEHbiJ9KWl) e il singolo di Globe (グローブ, Gurōbu) del ’96 Departures (ディパーチャーズ, Dipāchāzu https://youtu.be/qdf2m49edGw?si=V1K89hupjtKO8e7Q) sono esempi di canzoni che vendettero più di 2 milioni di copie; per gli album quello del ’92 dei Dreams Come True (Japanese: ドリームズ・カム・トゥルー, Hepburn: Dorīmuzu Kamu Turū) The Swining Star divenne il primo album a vendere oltre 3 milioni di copie in Giappone; 2 anni dopo, però, i Mr. Children con Atomic Heart del ’94, stabilirono il nuovo record a 3,43 milioni di copie nelle classifiche Oricon.
L’onda del successo la cavalco’ anche il duo Chage & Aska, che pubblicarono una serie di successi consecutivi nei primi anni ’90 tanto da partecipare all’MTV Unplagged del ’96, rendendoli la prima band asiatica ad ottenere questa prestigiosa partecipazione; dopo che i TM Network (ティーエム・ネットワーク) si sciolsero nel ’94, Tetsuya Komuro divenne un produttore: con questa carriera, tra il ’94 e il ’97, sorsero alla ribalta artisti dance e techno della “famiglia Komuro” come TRF ( Ez Do Dance https://youtu.be/6L1lSnVkJNE?si=JNVcIIGdUFlBMVUd), Ryoko Shinohara (篠原 涼子 Itoshisa to Setsunasa to Kokoro Zuyosa to恋しさとせつなさと心強さと https://youtu.be/QGYfX8z4goE?si=o_fD3gpk8L8_hfDe), Yuki Uchida (内田有紀 Only You https://youtu.be/rCn7ZN9xhN8?si=EXfOU577xsHGZmv-), Namie Amuro (安室奈美恵 Go! Go! ~Yume no Hayasade~ https://youtu.be/DD9fav0NnDc?si=vSgRL_AZgUX0d2fD), Hitomi (ヒトミ, reso graficamente come hitomi, Let’s play winter https://youtu.be/5MvtJp975SU?si=8D3NBOoSuiDY_WY8), Tomomi Kahala (華原 朋美 Kahara Tomomi Keep Yourself Alive https://youtu.be/wkCZaJIHNQQ?si=lKh3n-IACGsJwbJQ) e Ami Suzuki (鈴木亜美 Love the Island https://youtu.be/7TAviDtlfHc?si=CXk8SP3DaRH_dEu-); in quel periodo, Komuro ha realizzato 20 canzoni di successo, ognuna delle quali ha venduto più di 1 milione di copie; mentre l’album dei Globe del ’96 vendette 4,13 milioni di copie, stabilendo un nuovo record all’epoca, la canzone del ’97 di Namie Amuro Can you celebrate? (https://youtu.be/2T7DEmIJHj4?si=FdomOFFbIh0vzxru) vendette 2,29 milioni di copie, divenendo il singolo più venduto di tutti i tempi da un’artista solista donna nella storia del J-pop; anche se mi è stato fatto notare che una notevole artista sia anche Ayumi Hamasaki (浜崎あゆみ) qui un suo brano del ’99 A Song for xx (https://youtu.be/z_-Aubrqs3M?si=NwwUu_yeK_2Rf51r).
Namie Amuro, probabilmente la cantante solista più popolare in quel periodo, proveniva dalla scuola per attori di Okinawa, la stessa che ha dato vita anche ai gruppi Max (Koisuru Velfarre Dance-Saturday Night https://youtu.be/f__71mU36qI?si=c4xL6_IIY54HIsy4) e Speed (Walk this Way https://youtu.be/Zq9QCljMPrY?si=P2oOR0vjIlFkygUj); lentamente gli artisti cambiarono sound d’appartenenza intorno agli anni 2000.
L’argomento è lungo e approfondito, perciò vi dò appuntamento la prossima settimana con la Seconda Parte.
Samantha Sisto
Info credits:
https://jpop.fandom.com/wiki/Jpop_Wiki:Terminology;
https://en.wikipedia.org/wiki/J-pop;
https://www.cristinamuggetti.it/musica-giapponese-tradizionale-e-moderna/.
Photo credits:
https://jpop.fandom.com/wiki/HAPPY_END;
https://www.rollingstone.com/music/music-news/yellow-magic-orchestra-188812/;
https://deep-dive.jp/en/t/122381/keyword/5499/amp;
https://syncnet.work/archives/10700;
https://www.pinterest.it/funkyorangeduck/shiina-ringo-%E6%A4%8E%E5%90%8D%E6%9E%97%E6%AA%8E/;
https://l-hit.com/ja/1082;
http://espadashinigami.blogspot.com/2011/02/aaa-band.html;
https://www.jame-world.com/en/artist/1055/beat-crusaders;
https://www.animeclick.it/autore/32274/glay;
https://okmusic.jp/news/443756;
https://www.8days.sg/entertainment/asian/tetsuya-komuro-unrecognisable-japanese-pic-677531;
https://books.rakuten.co.jp/rb/3785148/;
https://www.last.fm/music/B.B.%E3%82%AF%E3%82%A3%E3%83%BC%E3%83%B3%E3%82%BA;
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https://vk.gy/artists/field-of-view/;
https://www.discogs.com/release/8389491-Seiko-Matsuda-Citron;
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https://www.craiyon.com/image/upkVFKtTR6myd1k-cn3RfA