Reading Time: 4 minutes

Come avevo annunciato, vediamo com’è descritto il fenomeno nei canali della stampa.

Analisi dalla stampa locale

Premessa: i concetti si ripeteranno un po’, ma sono interessanti perché sono testimonianze che il fenomeno è ben discusso, ma non portato alla ribalta che merita.

Qualcuno potrebbe obiettare: “Ma in Italia abbiamo altri problemi, ben più seri”, e avete ragione, abbiamo altri problemi, ma se non iniziamo neanche a risolvere i più semplici, i problemi aumenteranno notevolmente di numero.

Di questi articoli riporto solo i concetti che considero importanti.

Da un articolo piuttosto critico emerge questa definizione: “Queste sono manifestazioni sempre più mirate a fare numeri, raccogliere il maggior numero di spettatori, vendere più biglietti, con un’attenzione ormai più rivolta ai fenomeni popolari di cinema, tv e fumetto di presa sul grande pubblico.

Se si sfiorano o si superano le 100 mila presenze significa che la manifestazione si rivolge al grande pubblico, che ha interessi di facile consumo, non “culturaloidi o intellettuali”.

Queste, mega-manifestazioni, si rivolgono al pubblico popolare, assumendo carattere nazional-popolare, come Sanremo (Festival della musica italiana), non sono più rivolte ai fini intenditori”.

Un altro articolo puntualizza: “Molti grandi fiere stanno diventando conventions, dove il fumetto non ha più il posto primario nell’interesse né degli avventori, né degli organizzatori, ma è solo una delle tante offerte proposte e inizia ad essere il caso che gli organizzatori inizino a prendere delle contromisure serie.

L’articolo continua riportando ben 2 spiacevoli fatti di cronaca, avvenuti in una tal fiera che non riporto, (tanto trovate tutto nell’Info credits), ma questo scritto mi ha colpito per la sua datazione; è infatti del 2016 e racconta fatti accaduti nel 2014 e 2016, quindi molto prima del fatto d’apertura.

Continuando, l’autore prosegue: “..si deve decidere fino a che punto si possono tollerare questi atteggiamenti. Le fiere sono e dovrebbero essere momenti di festa per appassionati e curiosi, l’impostazione la danno gli organizzatori con ospiti, eventi, scelta delle tipologie di stand ed in base a quello il pubblico interessato si presenta o meno, perché alla fine sono le persone che rendono la fiera ciò che è e se non si mette un limite a comportamenti dannosi, se gli organizzatori e gli stessi avventori non riescono ad arginare questi spiacevoli accadimenti, a cosa andremo incontro? Continuando ad alzare il livello di tolleranza su tali gesti, cosa dovrà accadere per dover dire “basta!”?

Forse si pensa che con il biglietto si paga anche il diritto di godersi la fiera in pace, ma non è così e serve una netta presa di posizione da parte degli organizzatori, ma serve anche che chi le frequenta faccia la sua parte denunciando cosa non funziona”.

A seguito di quest’articolo sono andata a leggermi anche dei commenti, di cui vi riporto il più significativo.

“Finché non ci scappa “il morto” non gliene fregherà mai nulla (riferito all’organizzazione)“.

Un altro articolo (datato 2018) evidenzia altri aspetti.

“Il settore delle fiere nerd è esploso negli ultimi anni, ma senza una visione a lungo termine rischia di diventare l’ennesima moda.

Da quando la famigerata “cultura nerd” (o geek) è diventata parte del mainstream e ci si è accorti che chi ama i fumetti, le serie tv, i videogiochi, le costruzioni Lego, i cosplay, i giochi di ruolo,  nostalgici, ecc, tutto ciò può diventare una categoria merceologica, gli eventi che accentrano tal contenuti sono spuntati un po’ ovunque, ingrandendosi e generalizzandosi.

Solitamente partono come fiere/mercatini di fumetti per espandersi sempre più, aggiungendo l’angolo cosplay, l’area retrogaming, un palco per lo youtuber di turno (chiamato per vendere biglietti anche se non c’entra niente), il mercatino di magliette, peluches, gadgets e action figures sovrapprezzo rispetto ad Amazon e magari un ospite sostanzioso, quelle che possono permetterselo.

È anche bello che questo tipo di cultura diventi capillare e non sia limitata solo a grandi città ed eventi grandi, però bisogna dire anche una cosa: questo tipo di eventi sta raggiungendo la massa critica, una bolla che prima o poi scoppierà; difatti si assomigliano, offrono più o meno le stesse cose, non c’è un’idea dietro, si limitano ad ammassare cose che possono piacere a varie fasce di pubblico, tirando dentro anche fenomeni virali o meme che poco hanno a che fare con il concetto di nerd.

Ne consegue che appaiono come cloni senza nessuna caratteristica, come un baraccone che si sposta di città in città (alcuni definiscono già “circo”, anche in riferimento a comportamenti da parte dell’organizzazione).

Per fortuna, ci sono eventi che stanno cercando una specializzazione, puntando su una sola cosa e su pochi ospiti selezionati; in questo caso sono più piccole, offrono un servizio migliore a un pubblico più contenuto (di nicchia), trattano meglio l’ospite, ma sono casi rari.

La maggior parte si tratta di manifestazioni fatte con lo stampino, in mano a persone che non hanno esperienza e copiano ciò che ha funzionato altrove; queste organizzazioni sono destinate a durare forse qualche anno prima che il pubblico si annoi o al massimo sopravvivranno sfruttando i visitatori più giovani che vengono per farsi il selfie con uno youtuber; (sta già capitando) si ha così la saturazione del mercato e la marcia indietro di tutto il movimento.

C’è da ammettere però che questo problema interessa la fascia medio/bassa di questo tipo di eventi, che non potendo contare né su grandi spazi, né su ospiti importanti, cercano di fare quel che possono e riescono; a questi eventi manca una visione sulla lunga distanza, una direzione artistica coerente, anche se probabilmente questo non è totale colpa degli organizzatori, costretti ad arrangiarsi.

È un peccato, perché questa trasformazione ne cambia inevitabilmente la percezione, facendo apparire il tutto come una sorta di moda, destinata a scomparire entro qualche anno finendo per diventare un tormentone in stile teatro di cabaret da ripetere finché il pubblico non ride più.

Ci sono voluti anni perché la cultura pop ottenesse il risultato odierno, soprattutto in Italia, un paese notoriamente refrattario a determinati cambiamenti culturali; buttare tutti gli sforzi fatti in una miriade di fiere indistinguibili l’una dall’altra è un vero peccato.

In ultimo, l’autore dell’articolo lancia un appello, che mi sembra giusto riportare: “La sopravvivenza si basa sull’evoluzione”.

Gli articoli e le testimonianze al riguardo non terminano qui, nel prossimo articolo ne proseguiamo la lettura, ma vi invito già fin d’ora a commentare e condividere le vostre opinioni, esperienze e se siete d’accordo con quanto finora riportato.

Sisto Samantha

Info credits:

https://fumettologica.it/2016/11/festival-fumetto-conseguenze/;
https://www.sentieriselvaggi.it/la-storia-delle-fiere-del-fumetto/;
https://www.primaedicola.it/news/fiere-del-fumetto;
http://fumettodautore.com/index.php/editoriali/5564-l-editoriale-l-ipocrisia-dei-premi-delle-fiere-del-fumetto;
https://www.lideachetimanca.com/blog/approfondimenti/fiere-del-fumetto-fissiamo-un-limite-cosa-lecitocosa-no/;
https://www.wired.it/attualita/2018/02/12/fiere-nerd-geek-cosplay-comics/;
https://it.wikipedia.org/wiki/Festival_international_de_la_bande_dessin%C3%A9e_d’Angoul%C3%AAme;
https://aedon.mulino.it/archivio/2011/1/picozza.htm;
https://orgoglionerd.it/top-5-le-piu-importanti-fiere-del-fumetto-nel-mondo/2/amp/;
https://lospiegone.com/2023/06/10/mosaico-viaggio-nel-fumetto-tra-propaganda-e-resistenz a/;
https://diacritica.it/storia-dell-editoria/la-nascita-del-fumetto-italiano-le-origini-del-fumetto.html;
https://www.parcoesposizioninovegro.it/fiere/festival-del-fumetto-4/;
https://it.wikipedia.org/wiki/Fiera_del_fumetto;
https://www.arsp.it/2023/07/14/storia-del-fumetto-il-fumetto-come-storia-in-tre-fasi/;

Graphic journalism tra disinformazione e fake news


https://www.masterd.it/blog/mondo-fumetti-storia-eventi-imperdibili-e-formazione-digitale;
https://compassunibo.wordpress.com/2021/05/04/il-fumetto-uno-sguardo-alle-sue-origini-alla -suaevoluzione-e-al-suo-valore-in-italia/;
https://www.martinasfumetti.it/blog/guida-alle-fiere-del-fumetto-piu-importanti-i;
https://www.lospaziobianco.it/lonework/10-migliori-fiere-fumetto-italia/;
https://www.animeclick.it/news/amp/104643-le-fiere-del-fumetto-nel-2024-ovvero-annunciare-wannamarchi-e-prenderla-a-ridere.amp.html

Photo credits:

https://digitalpr.store/it/come-scrivere-un-articolo-di-giornale/;

https://www.skuola.net/analisi-testo/articolo-di-giornale.html

Lascia un commento

error: Content is protected !!