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SIMBOLI DEL GIAPPONE
IL CRISANTEMO E IL FIORE DI CILIEGIO
KIKU E SAKURA
Tra i simboli nazionali giapponesi vi sono due fiori. Questi sono il crisantemo (Kiku 菊) e il fiore di ciliegio (Sakura 桜). Il Sakura è conosciuto in tutto il mondo e ad esso si sono ispirati e tuttora ne traggono ispirazione artisti di ogni genere e molti scrittori. Il crisantemo fu adottato come fiore nazionale durante il periodo Kamakura (1185-1333) sotto il dominio dell’imperatore Go-Toba (後 鳥羽 天皇), che lo adottò come stemma della famiglia imperiale chiamato Kamon (家 紋 stemma di famiglia). A questo fiore è dedicato il Kiku no sekku (菊の節句) ovvero il Giorno dei Crisantemi. Questa è una delle cinque festività maggiori del Giappone ed è celebrata il nono giorno del nono mese (il 9 settembre). Si tratta di una festa di derivazione cinese ed iniziò a essere celebrata a partire dal XVII secolo, quando la corte imperiale giapponese allestì il primo spettacolo dei crisantemi, simbolo della Casa imperiale.
Per quanto riguarda il Sakura a questo fiore, come è universalmente noto, è dedicato l’Hanami, la secolare usanza di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi, in particolare di quella dei ciliegi da fiore. Si dice che l’usanza abbia avuto inizio durante il periodo Nara (710-794) quando la gente era solita ammirare i fiori di ciliegio. Successivamente, nel periodo Heian (794-1185) i fiori di ciliegio iniziarono ad attirare sempre maggior attenzione e l’Hanami diventò sinonimo di Sakura. Da allora, sia nei waka che negli haiku, il termine “fiori” (花 hana) viene inteso soprattutto come “fiori di ciliegio”. L’usanza era originariamente limitata all’elite della corte imperiale, ma presto si diffuse nella comunità samurai e, durante il periodo Edo, anche tra la popolazione comune. Tokugawa Yoshimune fece piantare aree di alberi di ciliegio in fiore per incoraggiare questa usanza. Sotto gli alberi di Sakura, il popolo usava mangiare e bere durante allegre feste, come anche oggi accade con gli ormai tradizionali pic-nic tra gli alberi in fiore.
Nell’Hanakotoba (花 言葉), ovvero la forma giapponese del linguaggio dei fiori, il significato dato al crisantemo è “imperiale o di rango elevato” e al fiore di ciliegio di “gentilezza, bellezza ma anche simbolo dell’effimera natura della vita”.
UNA CURIOSITA’ FORSE DA POCHI CONOSCIUTA.
A Roma, precisamente presso l’EUR (il quartiere della capitale italiana progettato negli anni ’30, ma concluso solo tra il 1959 e il 1960 , in occasione dei Giochi Olimpici di Roma del 1960), si trova un parco, che oltre a un lago artificiale e a una fontana con cascate, conta anche un percorso pedonale, intitolato ‘Passeggiata del Giappone’.
Sono 150 i ciliegi giapponesi qui presenti e donati nel 1959, dell’allora primo ministro nipponico Nobusuke Kishi, durante la visita ufficiale a Roma, da parte della città di Tokyo. Anche oggi sono moltissime le persone, tra gente di Roma e turisti, che si radunano qui, nel periodo dell’Hanami, per fare, come in Giappone, un pic-nic tra amici e con le famiglie sotto questi splendidi alberi, magari preparando delle ricette giapponesi e bevendo tè o sakè. La “Passeggiata del Giappone” è una strada pedonale e ciclabile che attraversa il parco del laghetto. Durante l’Hanami “capitolino” è anche possibile incontrare donne vestite con eleganti e floreali Kimono.
Insomma, un angolo di Giappone proprio nel Belpaese…
Torneremo ancora sui moltissimi legami esistenti tra l’Italia ed il Giappone, di cui questo è solo un esempio.
Nelle immagini alcune belle foto della “Passeggiata del Giappone” al Parco dell’EUR.
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